La magia della Lunaria

 


La magia della Lunaria

La Lunaria la vedevo la prima volta con consapevolezza a casa di Vella, la mia terza nonna. Lei - maremmana era la nostra cara vicina di casa-, la mia mamma ed il mio papá mi hanno contagiato per l’Amore della Natura. 


 

La Lunaria a casa di Vella era nominata come le medaglie del papa, si trattava difatti di una composizione di fiori secchi da lei composta. Si usava molto ai tempi. Oggi anche io ho un paio di piccole composizioni a casa. In questo caso si usano le siliquie – praticamente i frutti secchi della pianta che contengono per lo più 6 semi e sono come medaglie o monete del Papa appunto. Sfogliandoli delicatamente tra le dita si toglie la pellicola (valve) che protegge i semi, e resta la parte interna della ‚medaglia‘, che luccica, che pare fatta di madreperla. In tedesco infatti questa pianta prende il nome di Silberblatt (tradotto: foglia d’argento), nome che rende proprio l’immagine, come molti termini tedeschi. Invece in italiano Lunaria ricorda proprio il colore della luna di certe notti stellate, ma pure il colore della sua infiorescenza (violetto) ricorda quei meravigliosi tramonti che preparano l’arrivo della Luna … Simbolicamente (in inglese si chiama honesty!) rappresenta proprio l’<essere come si è> in tutte le sue forme … pure quando si ha <la luna>.

Una primavera portai a casa un mazzo di Lunaria -non per il semplice fatto di aver un fiore in un vaso, ma per utilizzare sia foglie che fiori nei miei cibi e intanto goderne pure con la vista. Tornata in casa mi accolse un profumo inebriante, che mai avevo notato così potente. Infatti la Lunaria é timida, non prepotente.

Le nuvole colorate, i suoi fiori sono di color lillà chiaro venati di violetto (una bellezza! Ma pure rosa o bianchi), non sono aggressive, bensì leggiadre e bisogna avvicinarsi al fiore col naso, in orari giusti, per sentire il loro fantastico e delicato profumo. Qualche stelo di questa pianta fiorita, al chiuso delle pareti di casa, mi donato una meravigliosa nuvola di fragranza naturale e piacevolissima. Che sorpresa.

La Lunaria cresce in zone ombrose e/o umide e fiorisce proprio a cavallo tra Aprile e Maggio. In Abruzzo, dove sto, se ne trovano di due specie Lunaria annua (pianta bienne) e Lunaria rediviva (pianta perenne). Fa parte della famiglia delle Brassicaceae (la famiglia dei cavoli, per capirsi) ed é una pianta classificata come rara. Anche se in alcune ristrette aree se ne trova abbastanza. Va quindi colta sempre con grande cura e rispetto e solo se ne troviamo moltitudine. E‘ una pianta alloctona, che vuol dire locale, originaria proprio del Sud-Est Europa.

 

Uso i suoi fiori nei miei cibi come condimento (hanno un tocco piccante comune alla famiglia die cavoli), i boccioli a mo‘ di cime di rapa e le foglie sia crude che cotte. I frutti freschi ancora verdi sono ottimi in molteplici variazioni. Un meraviglioso connubio la pasta condita di una crema di boccioli di lunaria e frutti freschi di Olmo.Leggi pure  Fiori selvatici _ filosofia di vita


 


 

I suoi semi, nella cura popolare, venivano usati come diuretici per la presenza di alcaloidi.

Anticamente questa pianta era di utilizzo nei rituali magici per invocare prosperitá e ricchezze (ecco di nuovo una testimonianza di uno dei suoi appellativi: moneta d.P.), mentre per la sua forma e luminositá (= Luna-ria) veniva offerta alla dea Luna per proteggere i suoi possessori dagli spiriti maligni e dalla povertá.

Nella primavera del 2021 viene pubblicato il mio primo libro dedicato a lei "Hai mai annusato un fiore di Lunaria - Di bellezza, cura ed essenzialità" leggi pure presentazione al libro


 

Testo e foto Daniela Di Bartolo 01.05.2021

Pubbblicato sulla rivista online IL CORAGGIO delle DONNE il 06.05.2025

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