Papavero ... simbolo e strumento della dea


 
Tutto parte da una vecchia melodia, che papá e mamma mi cantavano da piccola

"Lo sai  che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina
, e tu sei piccolina.
Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far …" e mi piacevano i papaveri. Molto.

Poi sono passati tanti anni. E ne ho seminati, perché nel paese dove stavo, ricco un tempo di papaveri, garofanini e camomilla, non se ne vedeva piú esemplari … Anche il sindaco allora era contento che spargessi quei semi, chissá, magari mi prendeva in giro, ma io voglio credere che a lui facesse piacere.

 

 













Amo questa pianta, delicata che se la cogliamo non resiste che un brevissimo lasso di tempo e appassisce ... ma che nella terra col vento si piega e poi torna a svettare e si muove armoniosamente con gli altri compagni di campo: orzo, avena, gittaione, fiordaliso, phacelia …





Ogni sua parte é utilizzabile e degna di nota.
I petali sono utilizzati come coloranti naturali sia in cucina (conserve e cibi vari) che per la tintura di tessuti, si ottiene una tonalitá blu-viola. 
I petali li utilizzo in insalate o nei primi piatti, mi piace la combinazione con il limone ed il sesamo. I semi nelle panificazioni e in dolci - in Germania famosi sono i „Mohnbrötchen“ (panini con i semi di papavero) – che appena arrivata avevo difficoltá ad ordinare per via delle difficoltá intrinseche alla parola stessa ( la „h“ aspirata, la „o“ con la dieresi e poi „‚tchen“ -il diminutivo-!) e diversi tipi di dolci, appunto il „Mohnkuchen“ per eccellenza (torta di semi di papavero). 

Le Foglie (rosette basali) cotte in misticanze, danno il tono dolce al coro di erbette che si utilizzeranno, ottime con le patate stufate, peperoncino ed olio evo.

Nel mito demetriaco il papavero è onnipresente, ed è associato alle guarigioni. La gestione del farmaco avviene difatti per mano delle sacerdotesse, il papavero è attributo della dea stessa, suo simbolo e strumento! Pianta sacra, fiore degli inferi, assume molteplici significati relazionati alla divinità e al suo culto, ed è sia strumento taumaturgico che divinatorio!




Come suggeriscono alcuni studi, i significati simbolici del papavero possono essere molteplici o variare in relazione alla natura della divinità a cui sono collegati . Per esempio per i Sumeri il papavero è la pianta della gioia. Puó peró assumere il significato di ricchezza e abbondanza se messo in relazione all'uso alimentare dei semi e all'olio da essi ricavato. Oppure legati alla cura e alla guarigione -Demetra, Asclepio, Apollo- in relazione alle proprietà ipnotiche, narcotiche e curative e ancora significati legati alla morte quando invece è relazionato a Plutone o Persefone e a varie divinità degli Inferi; significati legati al piacere e alla fertilità quando è associato ad Afrodite!
Il piú vecchio uso é la famosa „papagna“, bevanda che veniva preparata per esempio per calmare i bambini e farli dormire. Pare proprio che la parola Papaver derivi da „papa“ termine celtico per indicare la pappa che si ottiene proprio cucinando i semi per portare i bimbi al calmo sonno.
Ha un leggero effetto narcotico - anche se molto meno marcato del Papaver somniferum- … tanto che se si é stanchi ed assonnati é restato il modo di dire <>.

Ancora oggi il bel papavero può regalarci la stessa magia: i petali difatti calmano, ci insegnano a rilassarci, ci accompagnano al sonno, mentre i semi rappresentano la fecondità e la fertilità della Vita. Producono difatti, in contrapposizione alla piccola capsula, una grandissima quantitá di semi e quando la capsula (frutto) é pronta, ad ogni dondolio di vento, fa rilasciare semi che partono alla conquista di nuove terre.

Il papavero è dunque una pianta conosciuta da secoli, per le sue proprietà lenitive e calmanti. L’infuso dei suoi petali è d’aiuto a chi soffre di insonnia per stati nervosi, calma tosse, catarri e raffreddori. Ad uso esterno, sempre l’infuso di petali, aiuta a lenire pelli arrossate, é un buon tonico antirughe ed emolliente. I petali contengono alcaloidi, sostanze mucillaginose e antocianine (colore rosso dei petali). I semi invece vitamina E, acidi grassi, proteine e sali minerali.

Tanti sono i papaveri, ho descritto soprattutto il papavero comune (Papaver rhoeas), che é quello che utilizzo; ho accennato a quello da oppio (Papaver somniferum) … e nelle foto allegate mostro alcuni tipi di papavero che crescono spontanei nel nostro paese.


Glaucium flavum, Fam Papaveraceae
 
Papaver somniferum L., Fam. Papaveraceae, maggio



Per anni ho spedito in dono semi, a chi me ne chiedesse, pure di questa pianta, in tutta Italia e oggi mi sento veramente tanto felice di questo contributo!

Ricordiamo sempre di raccogliere solo quel che occorre e di farne poi un uso moderato! 
Grazie


 



insalata resiliente!





le raccolte per il cibo condiviso

i laboratori con i bimbi ... un sacco di meraviglia

i laboratori con i bimbi ... un sacco di meraviglia



i cibi selvatici condivisi, sempre meraviglie



la mia terrazza nel Cilento ... un mare di fiori selvatici



Papaver setigerum



anche dopo una tempesta sono una meraviglia



sogni di cibo e alchimie ...






Testo (aprile 2017) e foto Daniela Di Bartolo

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