Eva la tentatrice - Una storia berlinese in un giorno di pioggia



Arriviamo a Berlino di notte, con un pulmann che porta un gran ritardo.
Un amico ci viene a prendere in piena notte alla stazione centrale degli omnibus. 
A Berlino é caldo. 
Anche se siamo in pieno inverno.
Scambiamo quattro chiacchiere una volta arrivati all'ultimo piano di un bel palazzo in stile liberty nel centro della capitale. Andiamo a letto.
La mattina ci si sveglia con calma, Werner mi ha portato caramente, 
come da quasi trent'anni ogni mattino, un buon caffé a letto.
Faccio la mia meditazione mattutina e mi alzo.
Il nostro amico mi raggiunge poco dopo nel tinello. 
Luogo di mille lunghe, lunghissime chiacchierate. Negli anni. 
Ci conosciamo da almeno dieci ormai. 
I rituali, quelli belli. Le discussioni a tutto tondo, bello avere amici e amiche. Bello.

Stamani dopo un bel cappuccino iniziamo dunque la nostra chiacchierata annuale. E cosí tra presente, passato e futuro arriviamo a parlare di una zia del nostro amico, che si chiamava Eva ed abitava a Darmstadt, dove lui ha poi studiato. Come ricordo, mi dice, che dopo la morte della zia ha preso in eredità una cornice, contenente una foto. Poi si alza. Torna al tavolo con la cornice e voilá ... Eva la tentatrice. L'immagine ritrae un bassorilievo "unico nel suo stile che si trova in una cattedrale francese" mi dice.




E' chiaro che la cosa mi rapisce e cosí inizio a ricercare in internet. 
Qual è la storia di questo particolarissimo bassorilievo?

Poi inizio a scrivere, a scrivere sul mio quadernetto con la matita. 
Appunti sulla storia di Eva la tentatrice .... 

Il bassorilievo risale al 1.130. Venne realizzato dal maestro Gislibertus d'Autun. 
Dopo seicento anni del suo stare nel luogo originale per il quale era stata realizzata - un portale della cattedrale di Saint-Lazare a Autun in Borgogna (Francia) - il bassorilievo viene smontato. L'immagine ormai mal rispondeva ai canoni di bellezza del tempo. 
Siamo ca. nel 1.766. Cosí la pietra viene venduta dalla chiesa come tale, una pietra, e questa fu la salvezza dell'opera. Finí difatti murata in una casa del centro francese e ben cento anni più tardi, nel 1910, viene rinvenuta grazie ad un restauro di quell'abitazione privata. 
Da allora é esposta al Museo Rolin Autun.


Ma veniamo alla rappresentazione: Eva é sdraiata. Un'insolita posa per Eva!
Il suo sguardo é sornione ... tentatore e con la mano tesa sta per compiere quello che poi dagli Scritti sará la tragedia e l'allontanamento dal Giardino dell'Eden. Insomma il peccato originale!
La scena per quanto solenne (conoscendone i risvolti) non lascia intravvedere quello che verrá.
E' idilliaca, sensuale, hic et nunc.
Eva é protesa verso Adamo*, si sa che difronte a lei stava Adamo e ambedue sono attorniati da quello che in Austria viene chiamato Albero del Paradiso, il melo ed i suoi frutti "Paradaiser" (la versione piú conosciuto peró sono intesi i pomodori con questo appellativo: 
Paradiesapfel oppure Paradaisapfel. Paradiso+pomo/mela).

Eva ricorda una sensuale sirena, mostra con eleganza le sue nuditá, addirittura i suoi capelli seguono mollemente i tondi lineamenti del corpo femminile. La mano sinistra tesa verso la mela, che sta per cogliere; senza guardare dov'è la melacda cogliere, quasi un gesto premeditato o un muoversi naturale in sintonia con la Natura.
La mano destra invece è portata alla bocca, quasi volesse accompagnare il suo chiamare Adamo. Lei conduce Adamo al peccato. Lei diventa, il suo corpo e la sua gestualitá, la provocazione, non la mela.
Nuda tra la Natura, il serpente non manca, ma non è personaggio è un tutt'Uno come il melo, che dona frutti e accoglie coprendo con cura il sesso di Eva.
L'Eva di questo bassorilievo viene definita unica in tutta la storia statuaria romanica per la sua sensualitá lasciva del nudo, la posizione, l'attimo, lo sguardo, la gestualitá.
La potenza del gotico romanico che di lì a breve il gotico perderá. 

All'epoca dunque pare la donna avesse coscienza della propria forza sensuale e che l'uomo (lo scultore) ne sia cosciente. 
Per qualche anno ancora ... poi i portali delle cattedrali europee si affolleranno di inespressive madonne in trono.
Insomma un capolavoro romanico e primo nudo della scultura cristiana europea.

Tra poche ore sará il 02.02.2020 ... una data palindroma, data che capita raramente, insomma un unicum quasi come questa Eva tentantrice.

Tra oggi e domani si festeggia l'Imbolc, di origine celtica, quale festa di purificazione, nella quale si celebra il ritorno alla fertilità della Dea. In Italia conosciuta come Candelora ... la festa della Luce. 
La mia candelina bianca é accesa e tutti i buoni propositi di alleggerimento sono stati espressi. Dedico questa festa alla Eva tentatrice, a tutte le dee.
Domani sará un'altra bella giornata.


* questa parte del bassorilievo non é stata rinvenuta.  

Fonti:
https://www.google.com/amp/s/beforechartres.blog/2019/03/09/ed-eva-ammise-la-tentazione-sono-io/amp/

https://www.akg-images.de/archive/-2UMDHUW5O7X1.html

http://m.kunst-meditation.it/ewige-kunst/gislebertus-eva-autun/


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