Noce - cibo divino


 

Introduco questa pianta con le due presentazioni che scelsi per la Mostra Narrata delle erbe spontanee,
una rappresentazione, che porto in giro da qualche tempo … cosí! 
Perché mi piacciono, racchiudono saperi e credenze, conoscenze e magia. 

 

<<Il mio nome botanico è Juglans regia e l’etimologia più credibile è „ghianda di Giove“ cioé cibo prelibato dedicato al re degli dei. Tutti sono daccordo nell’affermare che in ogni pianta di noce si rifugiasse almeno una strega che al momento di essere bruciata si era smaterializzata per trasmigrare nell’albero da cui poi sarebbe uscita quando lo stesso fosse stato colpito dalla folgore. Per questa operazione venivano scelti i noci isolati perché sarebbero stati più facilmente colpiti da fulmine e cosí i contadini si guardavano bene dal dormire sotto un noce, perché … era la pazzia assicurata, o di arrampicarvisi sopra perché … significava cadere e morire. Ecco perché i miei frutti vengono battuti con pertiche ed io non vengo mai piantata vicino ad una casa; infatti nelle radici si annidano veleni e spiriti maligni. Il noce più celebre é certamente quello di Benevento, anzi, scusate, di Malevento!>> 1

 
E ancora: <<Mi chiamo Juglans regia e appartengo alla famiglia delle Juglandacee. La teoria delle Segnature ha evidenziato nel mio gheriglio, fin dai secoli passati, una similitudine con il cervello, al quale il mio seme assomiglia. Quest’antica teoria ha trovato conferme nella scienza moderna che ha riscontrato nel mio seme acidi grassi benefici per il sistema nervoso. Inoltre sono posta sotto il governo del Sole, e quindi sono utile per la circolazione sanguigna e il sistema nervoso. Produco una sostanza chiamata ‚iuglone‘, (…) che é in grado di influenzare lo sviluppo di altre specie. In questo caso é tossico ed inibisce la crescita di altre specie botaniche con cui viene a contatto.>> ²

Di questa pianta si utilizza veramente tutto!

Il legno é pregiato per la costruzione di mobili. 

I malli per il mitico nocino , il liquore digestivo per eccellenza – altra raccolta riservata a San Giovanni, anche perché dopo quella data inizia a formarsi il guscio e non sarebbe piú possibile tagliarli per l‘infusione-. 


Inoltre possiamo utilizzare i malli pure per tingere in modo naturale per esempio lana e seta (potremo differenziare anche la tinta in nocciola - 1° bagno- e beige con il 2° bagno) fissando con l’allume di rocca. Oppure per tingere pure nel restauro come mordenti ad acqua che si ricavano pure dal mallo di noce . 

 


In cucina per far dolci, negli impasti di pane o come base per realizzare pesti selvatici. 

Io utilizzo quello che ho a disposizione in dispensa: mandorle, nocciole o noci .. o semplicemente un misto. 

 
Anche i fiori e le foglie vengono utilizzati per la cura.

L'infuso di foglie di noce utilizzato per lavaggi o bagni é buono contro l'acne o ancora per pediluvi per regolare la sudorazione eccessiva dei piedi.

E dulcis in fundo come tutta la frutta secca sono fonte di calorie, contengono poca acqua e molti grassi. Proteine e vitamine e numerosi minerali per esempio fosforo, magnesio e potassio. Omega 3 ed Omega 6. 
 

Insomma 3, 4 noci al giorno sono ottime per tenere in forma il nostro cuore e regolamentare la circolazione sanguinea.

... non a caso cibo degli dei e delle dee, 
un cibo divino!




Testo e immagini di Daniela, 13 febbraio 2017


1 Erboristeria domani, nr 7 – luglio agosto 1980 –Mitologia, usi e leggende delle piante di Alma Abbé

²  Corso pratico di erboristeria, Ed. Riza, Vol. 3)
















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