Salvia sclarea ... scioglie angosce e dona calma interiore


Salvia sclarea in uno degli uliveti

Ho visto la Salvia sclarea la prima volta grazie ad Antonio, 
che ai tempi abitava con noi in Cilento. Era il 2008 e quella pianta mi piacque, mi ispiró. 

guarda ortorello, quant'è bello. Nel centro troneggia lei. L'erba moscatella


Era bella e quando era in fiore svettante attirava api, farfalle ... e molti di coloro che visitavano il nostro OrtoGiardino.




Da allora la utilizzo in cucina. Le foglie in pastella (Antonio diceva „ … é come mangiare una bistecca!“) oppure cotte con altre misticanze, mentre i suoi fiori in insalata. 

Le mie frittelle in farina di solina e olio evo autoprodotti e fior di rosmarino



Fino all’inverno 2015-2016 ho donato i suoi semi e talee a tutti coloro che me ne richiedevano in tutta Italia. 

una delle talee in dono


Tra le sue proprietá ricordiamo: antisettica, battericida, decongestionante, digestiva, rilassante, depurativa, tonica e cicatrizzante.
Luglio é il suo periodo balsamico.


Pare che nell'antichità fosse considerata una pianta sacra. Nel Medioevo si usava mettere qualche foglia in bocca, prima di andare a dormire, per favorire sogni divinatori o risolutivi di problemi. Il termine generico dal latino „salvere“ sta per "star bene, godere buona salute", mentre il termine specifico „clārus“ sta per chiaro, splendente e luminoso.


In Sardegna si trova una sua sorella, chiamata Salvia desoleana, pianta endemica dell‘isola, che si distingue per l'aroma più marcato e per le brattee di color verdastro e che ho incontrato la prima volta dell’Orto botanico di Pisa,  un altro meraviglioso Orto da visitare!

           



Il genere Salvia comprende ben 900 specie e centinaia di cultivar costituite da ibridi naturali e artificiali! Molte di queste, se non utilizzate in modo terapeutico, hanno comunque un uso in ambito alimentare. Infatti, la varietà sclarea, detta erba moscatella, é utilizzata per esempio la preparazione del vermouth. L’altro utilizzo piú diffuso é nel settore profumiero e come olio essenziale. Tra l’altro é un ottimo fissativo per profumi.

Come olio essenziale é molto apprezzato dagli aromaterapeuti per le sue proprietá che hanno influssi profondi nella psiche.

Scioglie angosce e dona calma interiore.

Aiuta a superare momenti difficili. Stimola la creativitá e ci apre alle ispirazioni.

Non  combinarne l’utilizzo per via interna assieme all’assunzione di alcool.




E‘ bello incontrarla spontanea, la prima volta l’ho incontrata ai piedi del Monte Sirente, nell’omonimo Parco Regionale, in Abruzzo … era l‘ agosto del 2013 ed aveva una bella e rosata fioritura.

l'incontro nel Parco del Sirente.


Testo 07.04.2017 e immagini Daniela

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