la bella Nigella, delicata e potente
ortorello - ortoGiardino a Tortorella (SA) - 2008-2012 Nigella damascena 'persian jewels' |
Tutto cominció quando iniziammo a bonificare la nostra terra
nel 2008. Dopo aver pulito e spietrato ci procurammo dei semi di piante
spontanee bio e via!!! Partí un concerto di colori, fiori seminati a braccetto con
fiori autocnoni da Marzo a Novembre ...
dal Ranunculus ficaria all‘Agrostemma githago, dall‘Allium neapolitanum
all‘ Alcea rosa, dall‘Alyssum alla Calendula … e poi Borago officinalis, Phacelia
tanacetifolia, Capsella bursa-pastoris, Centranthus ruber, Chrysanthemum
coronarium, Cichorium intybus, Cosmos sulphureus e bipinnatus .. ma quando ho visto lei ... la Nigella … é
stata una gioia indescrivibile.
Ortorello partiva giá dalla terrazza di casa (ecco Coccola all'orizzonte) |
E qui mi viene in mente il libro Viaggiolento
nel Pollino. In cammino con il cantastorie nel quale l‘amico Biagio mi
descrive spontaneamente "dal modo in cui si emoziona dinanzi ad una
pianta, un fiore o un arbusto, sembra una bambina (...)".
Ed esattamente
cosí reagisco soprattutto ogni volta che incontro una Nigella, anche se ció accade nello
stesso giorno, nello stesso bosco o campo incolto per una, tre o cento volte.
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Laboratorio CamillaFarm. Eboli (SA), 05/2016 |
La Nigella é semplicemente un capolavoro di Madre Natura.
Sotto il Colle delle Fate, Morrone
Tanto entusiasta di questa pianta che nei laboratori di divulgazione di conoscenza, che tengo da qualche anno in giro per l’Italia, spesso faccio fare ai partecipanti pure una degustazione dei suoi semini neri. Difatto a seconda del colore del fiore il gusto varia, dalla vaniglia alla fragola! Un viaggio ad occhi chiusi.
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semi di Nigella |
Guarda, che vedi - az. Bellelli, Capaccio (SA), 06/2014 |
Mentre Il nome del genere, ossia Nigella, deriva dal latino nigella (diminutivo di nigra) e si
riferisce al colore dei semi; quello specifico la determina; per esempio: sativa deriva da satum: che si semina o
pianta, coltivata, domestica. O ancora richiama il paese di provenienza Damasco o del luogo dove si trova arvensis, ossia nei prati.
E cosí speriamo di aver fatto un po‘ di chiarezza. Si dice
che la sativa sia quella che si utilizza in cucina, ma anche quella contiene saponine
ed alcaloidi tipo damascenina che da un lato posseggono virtú curative e
dall’altro sono anche tossici se ingeriti in dose eccessiva.
Si tratta di un’erba
usata da millenni dalla medicina naturale popolare, i cui semi erano conosciuti
e apprezzati già nell’antico Egitto o in Grecia. Viene definito il 'cumino nero' per via del colore dei suoi semi, i quali vengono
utilizzati sia nell’alimentazione che per estrarne un olio, che viene
utilizzato da 4.000 anni!
In Cina ed in India
l'olio di Nigella sativa viene usato come un antibiotico naturale. Rinforza il
sistema immunitario. Sempre l’olio viene utilizzato per guarire da affezioni
respiratorie, acne, allergia, angina, mancanza di appetito, … Ma questo viene
utilizzato pure in campo cosmetico: difatti sull’epidermide ha funzioni
emollienti, rassodanti, rigeneranti, …
Nella cucina
mediorientale i semi vengono utilizzati come spezia: nei dolci, per insaporire
e ricoprire particolari tipi di pane o nelle insalate.
In passato ho donato in
tutta Italia i suoi semi e li utilizzo in cucina.
il mio pane L.M Con la farina di Carosedda di Angelo e Donatella, Cilento |
il mio pane L.M. con la farina di Carosella di Angelo e Donatella, Cilento |
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pizza di farina solina autoprodotte, zucchine sott'olio di Renato, mozzarella km 0, foglie di pettine di venere, fiori di lunaria e semi di nigella |
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Risotto integrale biologico con ortica, pettine di venere, peperoncino e semi di nigella |
A proposito della sua
tossicitá adoro riprendere una regola di Paracelso "Nella dose sta il veleno". Seminatela nel vostro
giardino, anche se non la utilizzerete in cucina o per la vostra cura, i vostri
occhi godranno delle sue meravigliose infiorescenze estive.
Testo 29.01.2017 e foto di Daniela
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