Nata sul Lario ... amo il Lauro





Piano, piano pubblicheró i vecchi testi, scritti nel tempo. Li avevo pubblicati su facebook ... poi li ho cancellati. Per svariate ragioni. Parto dall'Alloro. 
Il Lauro, la pianta dalla quale prende il nome il lago, dove sono nata, Lario o Lago di Como. 
Si sa che localitá prendono i nomi dalle piante. Quelle che una volta, se si ha fortuna ... ancora, abbondavano in quell'area, ...

Alloro, Lauro


Non credo esista una pianta spontanea che non mi piaccia. Se penso per esempio all’Alloro con le sue foglie, i suoi frutti … mille momenti mi affollano la mente. Mille usi.

Sono semplicemente piante che accompagnano, se vogliamo in silenzio, la nostra esistenza.



Cerco di dipingere un quadro di questa magica e generosa pianta.  


Se penso alle sue foglie subito mi viene in mente Cesare, Dante, .. gli amici laureati, i fichi secchi, l‘antitarme nei miei armadi e nelle mie dispense per la conservazione dei prodotti biologici, la cottura di legumi, gli incensi, gli infusi, le raccolte, i profumi, …


Parto con la corona trionfale alias corona d'alloro, fatta proprio da foglie di Lauro nobilis (alloro o lauro appunto) e che fu utilizzata dai tempi remoti per incoronare i grandi poeti per esempio. L'aggettivo specifico "nobilis", che accompagna la definizione scientifica definisce la grande considerazione che veniva attribuita alla pianta. Il termine laurea (quella universitaria per intenderci) deriva proprio dal nome della pianta stessa. Cosí ornarne il capo dei neolaureati é diventato un uso comune. Un’antica tradizione giunta fino a noi, la persona laureata dovrebbe rappresentare cosí simbolicamente virtù, onore e sapienza. 


 
Bronzino, 1530 'Purgatorio alle spalle di Dante' #
Angelica Kauffman, 1794 ritratto della poetessa Teresa Bandettini Landucci #

Quando pensiamo a grandi uomini e donne, come Dante o la meno nota poetessa Teresa Bandettini Landucci* (conosciuta nell’Arcadia come Amarilli Etrusca e ritratta nel 1794 da Angelika Kaufmann con tale corona) per citarne qualcuno, questi venivano detti laureati e venivano adornati con da tali corone di foglie d’alloro e solitamente pure adornati da una tunica rossa. Laurus pare derivi dalla radice latina laudari (lodare) per evidenziare le proprietà curative della pianta <> già dagli antichi, tanto che veniva considerata sacra. Questa pianta difatti era consacrata ad Apollo .. e qui si potrebbe raccontare il mito di Apollo e Dafne, che venne trasformata in un albero di alloro … ma questa é ancora un’altra storia!
 
Pollaiolo, 1470-80 'mito di Apollo e Dafne' #

Torniamo alla pianta!


Utilizzo le sue foglie negli armadi, come la lavanda o la melissa, come antitarme e profumatore. Infatti l'acido laurico contenuto nelle foglie, possiede proprietà repellenti naturali contro insetti e parassiti. Nella dispensa per tener ben conservati cereali in chicchi, legumi e farine biologici che possono facilmente alterarsi non contenendo conservanti. Si conservano in barattoli di vetro o in sacchetti di carta, al buio e lontano da fonti di calore, aggiungendo nel barattolo o all’interno del mobile qualche foglia di alloro. Queste foglie vanno cambiate spesso, quando ce ne ricordiamo insomma. Lo stesso ruolo credo venga inteso per i fichi secchi, difatti li ricordo da piccina avvolti in queste foglie.


polverizzare le erbette per la creazione di condimenti


La cottura di legumi viene spesso accompagnata da tali foglie proprio perché hanno proprietà stimolanti la digestione, infatti i legumi possono risultare indigesti soprattutto per la loro buccia, e carminative (ossia combattono l‘aerofagia). Per questi scopi una semplice tazza di infuso di alloro è pure sufficiente.


Negli usi popolari un rametto di alloro, come quello di molte altre piante, appeso nella propria dimora viene considerato di buon auspicio e fortuna.


Un uso magico, nel vero senso della parola, é bruciarne le foglie (fumigazione). Questo  stimolerebbe la volontà e l’energia fisica, propiziando il successo e la riuscita. Si suppone che inalandone il profumo fosse facilitato profetizzare ed effettuare viaggi fuori del corpo. È un potente calmante e rilassante se ci sentiamo ansiosi, basta lasciar bruciare poche foglie nella stanza dove stiamo e solo grazie al suo profumo staremo piú rilassati.  



incensare con alloro, artemisia ... la casa profuma


Sia con le foglie essiccate, che con le drupe, unitamente ad altre erbe o bacche, uso farne un sale aromatizzato, che utilizzo con piacere in cucina. Le bacche dell’alloro, arbusto sempreverde con foglie aromatiche verde scuro, vengono prodotte in autunno e sono rotondeggianti di colore nero-viola e hanno sia un sapore che una profumazione molto intensi.


E se penso all’alloro … mi viene sicuramente in mente il sapone di Aleppo! Fu esportato in Europa dalla Siria dopo le prima crociate, anche se i Romani producevano giá il sapone fin dal primo secolo d.C. Questo sapone si prepara con l'oleolito di alloro, ed é particolarmente adatto a pelli delicate, a chi soffre di allergie e intolleranze cutanee.


Per raccontare ora un po‘ sulla pianta va detto innanzitutto che si tratta si una pianta dioica, cioé alcune hanno fiori maschili ed altre femminili e tra le due piante non si vedono grandi differenze fino al tempo della fruttificazione. In Italia cresce spontaneo nel Centro-Sud e lungo le coste. Ha molteplici proprietà: antisettiche, aperitive, espettoranti, cicatrizzanti e stomachiche, digestivo… Le foglie si raccolgono in estate (Luglio), mentre i frutti in autunno (novembre), a completa maturazione.


Con l’alloro possiamo fare infusi, oleoliti da foglie e da bacche, tintura madre, liquore (laurino), sia dai frutti che dalle foglie. Si puó utilizzare l’infuso per sciacquare la testa, in questo caso oltre ad aiutare in caso di forfora,  dona lucentezza e morbidezza ai capelli. L’olio di lauro é pure buono per i dolori artritici o muscolari. Con il decotto di bacche si possono fare pediluvi per ovviare ad una eccessiva sudorazione di questi ultimi oppure farci un bagno rilassante. Come pianta viene spesso utilizzata come siepe in giardini o parchi. 


Adoro letteralmente queste piante amiche, belle e nel contempo utili nei più svariati modi!

Lauroceraso. I miei mazzolini selvatici e floreali alle amiche. La casa di Sara


Importante: il Lauro della famiglia delle Lauraceae viene facilmente scambiato con il Lauroceraso che fa invece parte della famiglia delle Rosaceae. Quest‘ultima peró é una pianta tossica in tutte le sue parti ed il suo consumo puó portare a convulsioni, difficoltà respiratorie, vertigini, allucinazioni, fino al coma in casi estremi. Le foglie sono simili al Lauro, ma non l’infiorescenza –che peró é molto bella e profumata - e soprattutto se utilizzo la piccola e semplicissima „prova del nove“ ossia strofinando le foglie con i polpastrelli. 
Cosí mi renderó conto al piú tardi portando le dita al naso di che cosa ho per le mani! L’alloro ha il suo profumo inconfondibile mentre il lauroceraso profumerá di mandorle, che ci dovrebbe ricordare il pericolo (acido cianidrico). E pure il Lauroceraso, anche lui arbusto sempreverde, viene utilizzato per creare siepi in giardini e parchi –che spesso non  vediamo mai fiorite per via delle potature.


Un’altra pianta che potrebbe essere scambiata .. almeno per uno dei suoi nomi volgari é l‘Ilex aquifolium, in volgare Agrifoglio, Pungitopo maggiore o ancora „Alloro spinoso“ e che fa parte della famiglia delle Aquifoliaceae. Anche questo é un arbusto sempreverde, pianta ornamentale in giardini o parchi, dioica… le cui bacche peró sono rosse e altamente tossiche!


Concludo ricordando di essere parsimoniosi con l’utilizzo delle piante officinali e spontanee, perchè si tratta di veri e propri medicinali e a volte é proprio la quantitá utilizzata che fa la differenza. Raccogliete solo se siete sicuri della pianta che avete davanti e solo il necessario. Rispettate le amiche piante! 


raccolte in viaggio ... a buon raccoglitore poche parole


Testo scritto il 28 febbraio 2017. Le immagini sono mie, tranne quelle segnate con # e sono state prese dal web.
 
 * Un'informazione non indifferente ... trovare una donna raffigurata con una corona di alloro é stato un lungo lavoro. Solitamente, anzi sempre ... sono stati raffigurati solo uomini.

Commenti

  1. Proprio settimana scorso, ne ho scritto anch'io sull'alloro, pianta fantastica.
    Complimenti per il tuo articolo.
    A presto cara.

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  2. Ciao, sono nuovo di questi posti ma adoro e venero natura e piante spontanee dalle cui bacche ci faccio succhi, liquori e marmellate. Anche dalle bacche d'alloro! In Sicilia e in tutto il centrosud è comune e usato in cucina, ma qui sul divino Lario ve ne è una messe pari a quante ve ne sono in Sicilia! Sembra esagerato, ma non lontano dal vero: i boschi a picco sul lago ne sono pieni, piante altissime che devono lottarsi la luce con veri e propri alberi concorrenti.
    A parte questo ho scoperto dei fiori "resilienti" come il ciclamino di bosco, profumo paradisiaco, che in questo borgo alcuni paesani fanno crescere con successo sui muri a secco, frutto di antica arte comacina, formati con lastre di calcare grigio-nero-bianco di Moltrasio e ancor più adorabili le margheritine! Da quando sono arrivato a fine aprile fin tutt'ora dopo due pesanti nevicate e temperaura anda più volte sotto zero, verdeggia e fiorisce come nulla fosse! L'emblema dell'umile resilienza ed estrema vitalità. Nulla mi vieta di pensare che le rocce carsiche carbonatico-calcaree (il nero della roccia che si sfalda e diventa terra fertile come lava è di certo secondo me "l'ingrediente alchemico segreto" di questa magia di vita)!
    Ora vorrei conoscerne il nome botanico, sto cercando ma ho qualche difficoltà. Chiedo aiuto a te/voi che siete "autoctoni": io la amo perdutamente questa pianta! L'ho trapinatata in pieno inverno in un vaso e... ha preso! Rami seccheggianti, ma spuntano gemme e virgulti verdi e vivi. Proverò a portarmela giù in Sicilia con la "sua terra", vediamo che succede...
    Qua vi posto alcune foto, prima o poi scoprirò come si chiama, a parte "margheritina di lago", visto che cresce su ogni roccia, muro e molo fino a pelo d'acqua.
    Un caro saluto.
    Sebastiano Dainotti - Pognana Lario.
    https://photos.app.goo.gl/KjKkH2uqf96Lt7kq9

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